Ristrutturzioni appartamenti e mansarde 

L'attività di progettazione si articola in piu' fasi di lavoro che vanno dall'analisi dello stato di fatto, allo studio del progetto di massima, alla  presentazione in 3D,  allo  sviluppo  del  progetto particolareggiato  dei  singoli  elementi  e degli spazi da realizzare.
Mettiamo a  disposizione  ogni  mezzo,  ogni criterio  ed  ogni idea  per  soddisfare le esigenze   del   cliente.
Ultima fase, ma non per importanza, è la definizione degli aspetti tecnici
dalla scelta dei materiali fino all'esecuzione dei lavori, senza tralasciare i risvolti finanziari, legislativi ed amministrativi.


Se la ristrutturazione della casa è parziale

Spesso le opere di ristrutturazione attribuite ad appartamenti in vendita, soprattutto se eseguite dopo l'uscita del precedente inquilino o proprietario, si riducono a interventi superficiali, come imbiancatura, sostituazione di rivestimenti, prese e interruttori, che non interessano né gli impianti, elettrico e idrico-sanitario, né le strutture, solette e muri di separazione con altre unità immobiliari.
Nel caso si avesse quindi intenzione di eseguire comunque delle modifiche in un appartamento già ristrutturato con le modalità citate, è bene approfittare dell’occasione per effettuare anche alcune verifiche sulle parti meno visibili della casa, che possono a volte comportare spese considerevoli di ripristino.

  • Impianto idraulico
    Per gli impianti idraulici è richiesta una certificazione di conformità alle norme per le ristrutturazioni successive al 1990. Questo documento, rilasciato dall’installatore abilitato e regolarmente iscritto alla Camera di Commercio, deve certificare che i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte secondo quanto indicato dalla legge 46/90.
    Se la ristrutturazione è stata parziale, con rivestimenti e sanitari nuovi ma conservando tubazioni molto vecchie, sopra i 30-40 anni, c’è il rischio che, se si eseguono demolizioni nei locali adiacenti, le vibrazioni dovute ai lavori provochino rotture o perdite nelle tubazioni.
  • Impianto elettrico
    E’ necessario assicurarsi che l’impianto sia stato rifatto e messo a norma, sia chiedendo la certificazione, sia facendo verificare da un elettricista che i cavi siano idonei e che la potenza dell’impianto sia dimensionata sulla reale esigenza dell’appartamento.
  • Impianto di riscaldamento
    Verificare che le valvole dei radiatori siano nuove o almeno del tipo che permette di intervenire su calorifero autonomamente, senza avere bisogno di regolare l’impianto di tutto lo stabile.
  • Impianto a gas
    Chiedere la certificazion dell’impianto. Nel caso l’appartamento sia termoautonomo, con caldaia alimentata a gas, verificare che la posizione di fori di aerazione e tubi di esalazione siano effettivamente a norma. Spesso accade che, sebbene presenti, non siano perfettamente idonei, perché i fori sono troppo piccoli o troppo in alto, o i tubi troppo inclinati o con troppe curve.
  • Muratura
    Nei muri di confine, accertarsi che le pareti che separano l’appartamento da altre unità immobiliari, abbiano uno spessore di almeno 20-25 cm, per avere un corretto isolamente acustico. Nel caso i muri siano troppo sottili, 10-12 cm, è opportuno applicare almeno uno strato di materiale fonoassorbente. Nei muri interni verificare che le tubazioni dei bagni che corrono a parete non siano troppo rumorose; eventualmente applicare anche in questo caso materiale isolante.
  • Rivestimenti
    Se sono presenti controsoffitti e questi non sono stati posati per particolari esigenze di arredo, come ribassamenti per sistemare faretti, o per ricavare rispostigli, o semplicemente per definire ambienti diversi, può essere che la loro funzione sia stata quella di coprire difetti o danni al soffitto.

Se la ristrutturazione della casa è completa 

I lavori variano in base alla tipologia costruttiva dell’immobile, a seconda cioè che si tratti di un edificio in muratura piena, come le case d’epoca, o con struttura in cemento armato e pareti in laterizio. Le differenze sostanziali riguardano i pavimento, a struttura lignea nel primo caso e in laterocemento in edifici moderni, la presenza di pilastri e travi in cemento armato, che è meglio non toccare, e il tipo degli intonaci interni.
Una ristrutturazione completa prevede interventi su pareti, pavimenti, impianti, serramenti.

  • Impianto idraulico
    Realizzazione di un nuovo impianto dalla colonna di adduzione centrale dell’acqua ai singoli elementi, con tubazioni in polipropilene o multistrato
  • Impianto a gas
    Creazione di un nuovo impianto con tubazioni a norma, sistemate a parete o, protette da una guaina, annegate nel pavimento secondo particolari criteri.
  • Impianto elettrico
    Posa di nuove canaline per l’alloggiamento dei fili elettrici, con scatole di derivazione debitamente posizionate, salvavita e interruttori magnetotermici per gli elettrodomestici. E’ utile anche creare una linea privilegiata, protetta con interruttore automatico al quadro, per gli elettrodomestici e, nel caso di appartamenti di grandi dimensioni, creare due linee distinte per la zona giorno e la zona notte.
  • Pavimentazione
    Solitamente, per contenere i costi, si può procedere alla posa della nuova pavimentazione in sovrapposizione senza che questo comporti nessuna problematica di post-posa; è chiaro che se il pavimento sottostante  risultasse non complanare, bisognerà procedere con una livellatura dello stesso con idonei prodotti. La rimozione del massetto richiede, oltre al costo più elevato, tempistiche di consegna più lunghe e, soprattutto, si evitano  disagi  ai confinanti dovuti da rumori da demolizione dello stesso  con martelli elettrici.
  • Serramenti porte e finestre
    In edifici di recente costruzione sugli infissi esterni, generalmente in buone condizioni, è sufficiente una semplice mano di impregnante, tipo flatting. Nelle case d’epoca prevede la sostituzione di porte e finestre in legno.
  • Tapparelle
    Verifica dei meccanismi e delle cinghie di avvolgimento anche se gli avvolgibili si presentano apparentemente in buone condizioni.
  • Rivestimenti e intonaci
    Rimozione di quelli ammalorati e loro ripristino. Quando si modifica la distribuzione interna dei locali mediante lo spostamento di pareti, bisogna tenere conto che potrebbe essere necessario uniformare le finiture. Può accadere che i muri esistenti presentino i segni di interventi precedenti, come rappezzi e segni delle tracce per la modifica dell’impianto elettrico, ma che l’intonaco sia comunque in buone condizioni: se non si vuole rimuoverlo e reintonacare il tutto, né rasare a gesso, si può intervenire con tecniche di tinteggiatura non uniformi, come spugnatura, velatura e spatolatura.
 

 

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